Città portuale situata tra gli estuari di due fiumi, il Río Odiel e il Río Tinto, Huelva è stata per molto tempo una Cenerentola del turismo in Spagna, offuscata da mete più note e considerate più affascinanti.
Pochi turisti decidevano di avventurarsi nella parte più orientale dell’Andalusia perché desiderosi di dedicare più tempo alle tre grandi del sud (Siviglia, Granada, Cordoba). Chi ha compiuto lo sforzo è stato ripagato da un’atmosfera più autentica, prezzi più bassi e attrazioni ancora poco note a livello internazionale ma dal grande fascino. La voce si è sparsa e ora anche Huelva è entrata nella rosa di possibili tappe di un itinerario in Andalusia.
È una città di origini antichissime, ma poco rimane del lontano passato perché Huelva fu devastata dal terremoto che colpì Lisbona nel 1755. In compenso però è ancor vicino il ricordo della straordinaria impresa marinara di Cristoforo Colombo che con la sua celebre spedizione verso le Indie finì per scoprire l’America e cambiò il corso della storia.
Molte delle vicende che portarono alla storica impresa si svolsero qui e non stupisce quindi che quasi tutte le attrazioni più interessanti in città e nei dintorni siano legate al celebre navigatore nato a Genova, ma Huelva è una meta ideale anche per gli appassionati di archeologia industriale e per gli amanti della natura.
Una città eclettica che entrerà nel cuore di chi cerca una destinazione non ancora snaturata dal turismo di massa.
Il centro storico di Huelva si gira comodamente a piedi, ma molte delle le attrazioni principali della città si trovano fuori dal centro: sono abbastanza distanti l’una dall’altra ma quasi tutte raggiungibili in autobus.
Iniziate la vostra esplorazione della città dalla piazza centrale, Plaza de las Monjas, una coloratissima e vivace piazza con al centro una statua bronzea di Cristoforo Colombo, piuttosto recente (fu inaugurata nel 2011). Da qui partono tutte le vie principali della città, comprese Avenida Martín Alonso Pinzón, più nota come Gran Vía.
Le attrazioni principali nel centro di Huelva sono la trecentesca Chiesa di San Pedro in stile mudejar, la Cattedrale in Plaza de la Merced e il Museo Provinciale di Huelva, a ingresso gratuito, dove potrete ammirare reperti risalenti a più di 3000 anni fa e un’enorme ruota idraulica di epoca romana.
Per un po’ di shopping la zona migliore è l’area pedonale tra Calle Concepción a Calle Berdigón: una lunga sequenza di vie strettissime fiancheggiate da negozi, bar e ristoranti.
Uno dei quartieri più caratteristici fuori dal centro storico è il Barrio Reina Victoria, un angolo di Inghilterra vittoriana nel sud della Spagna. È un ex quartiere operaio costruito a inizio Novecento per ospitare i minatori che lavoravano per la Rio Tinto Mining Company. Le case sono un curioso mix di architettura coloniale e mudejar.
Sempre alla compagnia mineraria Rio Tinto si deve la costruzione di un molo che è diventato quasi un simbolo di Huelva: l’imponente Muelle Río Tinto è un pontile in ferro proteso sull’estuario del fiume Odiel. Attualmente in disuso per auto e treni, può essere attraversato a piedi.
Un luogo particolarmente significativo nella storia personale di Cristoforo Colombo è il Santuario de Nuestra Señora de la Cinta, la cappella dove il navigatore genovese si recò a pregare prima della partenza per la sua storica spedizione. Si trova a soli due chilometri dal centro, in cima ad una collinetta che rappresenta un buon punto panoramico per ammirare la città dall’alto.
Sulla confluenza dei fiumi Odiel e Tinto si erge un’imponente statua alta 37 metri opera dell’artista americana Gertrude Vanderbilt Whitney.
Il nome ufficiale dell’opera è Monumento alla Fede della Scoperta (Monumento a la Fe Descubridora), ma da tutti è chiamata Monumento a Colombo. In realtà non è il celebre navigatore ad essere raffigurato, ma il monaco francescano del monastero de la Rabida che aiutò Colombo a perseguire il suo sogno di scoperto dopo l’iniziale rifiuto del re portoghese.
Fino a pochi anni fa l’offerta alberghiera di Huelva era piuttosto scarsa, con pochi hotel pensati più che altro per clienti in viaggio d’affari ospitati all’interno di edifici vecchi e tetri.
La situazione per fortuna è cambiata grazie all’apertura di moderni hotel dotati gradevoli nell’estetica e dotati di tutti i comfort, compresi alcuni di catene alberghiere internazionali.
L’altra buona notizia è che i prezzi degli hotel a Huelva sono in genere inferiori a quelli di altre città spagnole ed è quindi possibile trovare un alloggio di buona qualità ad un prezzo economico.
La città di Huelva sembra remota e difficile da raggiungere, in realtà è collegata da treni e autobus diretti a importanti destinazioni regionali e nazionali, come Siviglia, Cordoba e Madrid. Altre località minori nei dintorni si raggiungono con un cambio di autobus o treni a Siviglia.
Se preferite raggiungere Huelva con un’auto a noleggio potete arrivare percorrendo l’autostrada A-49 (Superstrada del V. Centenario) o la strada nazionale N-431 che collegano la città di Siviglia con il Portogallo, passando per Huelva.
Attenzione a guidare in centro città, perché le strade sono molte strette e quasi tutte a senso unico, inoltre trovare parcheggio è piuttosto difficile. Meglio lasciare l’auto in prossimità del centro e proseguire a piedi. Non lasciate oggetti all’interno dell’auto parcheggiata perché purtroppo i furti sono abbastanza frequenti.
Se vi spostate con un’auto a noleggio approfittatene per visitare anche le attrazioni turistiche nei dintorni di Huelva, ancor più famose delle attrazioni del centro.
Quasi d’obbligo è seguire l’itinerario dei luoghi di Colombo, fermandosi nelle tre cittadine di La Rábida, Palos de la Frontera e Moguer: ognuna di queste è legata ad un episodio chiave nelle vicende che portarono Cristoforo Colombo alla scoperta dell’America.
Potrete visitare il monastero dove venne pianificata la storica spedizione, il porto da cui salparono le tre caravelle ammirandone una replica a grandezza reale e la casa-museo dei fratelli Pinzón, capitani rispettivamente della Niña e della Pinta.
Il trecentesco Monasterio de La Rabida è ricco di oggetti storici che riguardano Cristoforo Colombo. Il navigatore genoano recò diverse volte al monastero per far visita all’abate Juan Pérez, confessore della regina Isabella la Cattolica, che lo aveva aiutato a reperire consensi ed equipaggio per il viaggio. Sul fiume presso il monastero si trova il Muelle de las Carabelas, il molo delle caravelle, dove è possibile visitare delle perfette copie delle tre navi della flotta di Colombo.
Da Palos Cristoforo Colombo e la sua flotta salparono il 3 agosto 1492 per quello che fu il viaggio verso l’America, circa metà dell’equipaggio era di Palos e due delle tre caravelle, la Nina e la Pinta, sono state donate dalla città. Palos è una graziosa cittadina con una bella piazza centrale e una quattrocentesca Iglesia de San Jorge, dove l’equipaggio di Colombo ricevette l’ultima Comunione prima di salpare. Da vedere anche la Casa Museo Martin Alonso Pinzon, il capitano della Pinta.
Moguer è un’accogliente cittadina nota per aver fornito numerosi membri all’equipaggio di Colombo e per aver dato i natali a Juan Ramon Jiménes, premio Nobel per la letteratura e la sua abitazione è oggi diventata la Casa Museo Zenobia y Juan Ramon. A Moguer si trovano anche un Castillo, costruito degli almohadi e successivamente ingrandito, e il Monasterio de Santa Clara, un trecentesco monastero con un meraviglioso chiostro in stile mudéjar.
L’altra attrazione imperdibile nei dintorni di Huelva è il Paraje Natural Marismas del Odiel, una vastissima riserva naturale in terreno paludoso che offre rifugio a circa l’80% degli uccelli migratori che transitano per l’Europa.
Non è raro avvistare alcuni esemplari già arrivando in auto, ma per apprezzare i paesaggi suggestivi del parco è meglio visitarlo a piedi: chiedete informazioni su percorsi e agibilità dei sentieri al centro visitatori posto all’ingresso del parco.
Esiste anche la possibilità di partecipare ad un’escursione in barca, a cavallo o in fuoristrada organizzate da operatori turistici locali.
Huelva è il capoluogo dell'omonima provincia, la più orientale tra le province dell'Andalusia. Sorge lungo il golfo di Cadice, alla confluenza dei fiumi Odiel e Tinto, ad una distanza di circa 90 km da Siviglia e 300 da Malaga. Il Portogallo è molto più vicino: il confine nazionale si trova a soli 50 km di distanza.