Malaga è una città in grado di conquistare fin dal primo momento. Cosmopolita e moderna, ma ancora così attaccata alle tradizioni e ai fasti del passato che questo connubio riesce a disorientare anche il viaggiatore più esperto: nell’arco di una camminata di mezz’ora si incontrano infatti cattedrali barocche, resti di teatri romani, arene della corrida, porti turistici e una magnifica spiaggia cittadina.
Facile arrivare a Malaga, difficile andarsene: sarebbe bello restarci a lungo, grazie alla giovialità degli abitanti, alla loro voglia di divertirsi, al clima benevolo d’estate e d’inverno: ma con pochi giorni a disposizione occorre fare delle scelte, ecco quindi un itinerario di tre giorni a Malaga che riesce a conciliare visite culturali e divertimenti, senza trascurare soste relax negli angoli più caratteristici della città e la possibilità di vivere al meglio una città che fa del mare il suo punto di forza.
Se volete costruire il vostro itinerario in autonomia e scoprire tutte le principali attrazioni della città, consultate la pagina cosa vedere a Malaga.
L’aeroporto di Malaga – Costa del Sol si trova a sud della città, vicino a Torremolinos. Una volta sbarcati e trovato il modo di arrivare in centro, è il momento di lanciarsi all’esplorazione della città.
Si parte dal centro storico, un tipico alternarsi spagnolo di stradine lastricate piene di negozi e ampie piazze, su cui si affacciano bar e ristoranti. Si consiglia di iniziare la visita di Malaga da Plaza de la Constitucion, per un pranzo al famoso Cafè Central, per poi fare una bella passeggiata lungo Calle Marques de Larios, il salotto buono della città, dove si trovano i negozi delle maggiori catene internazionali e anche diverse botteghe e negozi di souvenir.
Qui c’è sempre gente, a ogni ora del giorno, ma chi visita Malaga sotto Natale troverà in Calle Larios una cornice davvero magnifica, grazie ai fantastici addobbi che illuminano la via a giorno, con dei meravigliosi archi di luci e fiocchi colorati.
Calle Larios termina fuori dal centro storico, in Plaza de la Marina, che in realtà è poco più di un viale alberato e pesantemente trafficato. Meglio rientrare subito in centro percorrendo la parallela di Calle Larios, ossia Calle Molina Lario (attenzione a non fare confusione coi nomi!), che conduce in Plaza del Obispo, che altro non è che la piazza su cui si affaccia la maestosa cattedrale della città.
E’ possibile entrare per ammirare gli sfarzosi rivestimenti e la splendida architettura religiosa di questa chiesa i cui lavori ebbero inizio nel 1528, e proseguire poi per una visita al Museo della Cattedrale e all’adiacente chiesa del Sagrario.
A pochi passi dalla chiesa del Sagrario, percorrendo Calle Cister, si arriva nella piazza della Dogana, o Plaza de la Aduana in spagnolo, dove si può ammirare l’elegante facciata del palazzo della Dogana e soprattutto, a pochi passi, i maestosi resti del Teatro Romano di Malaga, vera e propria testimonianza storica del passato della città.
Chi ha tempo e forze ed ama l’arte potrà trascorrere un paio d’ore all’interno del vicino museo dedicato a Pablo Picasso, uno degli abitanti più illustri della città, mentre proseguendo per un centinaio di metri in direzione nord si giunge a Plaza de la Merced, una classica piazza spagnola a pianta quadrata, sulla quale si affacciano numerosi ristoranti che propongono piatti della cucina del posto. L’ideale per una cena per concludere al meglio la prima giornata alla scoperta di Malaga, anche se occorre dire che il centro storico è letteralmente disseminato di locali, ristoranti e tapas bar: trovare da mangiare è l’ultimo dei problemi a Malaga, basterà lasciarsi trasportare dalla gente e vedere dove vanno gli abitanti del posto per non rimanere delusi.
Per concludere la prima giornata all’esplorazione di Malaga, non c’è niente di meglio di un dopo cena in una sala da tè, o teteria in spagnolo. Si tratta di locali piuttosto eleganti e di stampo mediorientale, dove sorseggiare tè di ogni tipo e gusto accompagnato da dolcetti tipici arabi, anche questo un lontano ricordo della dominazione moresca della città. Ce ne sono diverse in centro, tra queste occorre menzionare la Teteria El Harem, la Teteria Ararat, la Teteria La Tertulia o la Teteria Deja-vu.
Dopo l’abbuffata culturale del primo giorno, il secondo giorno dell’itinerario a Malaga è dedicato al mare e al relax. Dopo un’abbondante colazione in centro a base di churros con chocolate si arriva in Plaza de la Marina (ricordate? Era quella che ieri abbiamo visto per un attimo alla fine della passeggiata lungo Calle Larios), per percorrere l’intero Paseo del Muelle Uno, una passeggiata pedonale lungomare che si snoda a semicerchio lungo il porto turistico di Malaga, passando sotto una futuristica copertura di ferro e acciaio. Qui, costeggiando yacht e barche ormeggiate, si trova anche un centro commerciale, bancarelle e negozi, e soprattutto una sfilza di ottimi ristoranti con tavolini all’aperto. Scegliere quello appropriato sarà ben difficile, visto che sono tutti invitanti!
Dopo una bella pausa per un pranzo all’aperto che soddisfi gli occhi e il palato, si gira attorno al faro e si imbocca l’elegante Paseo de Matias Prats, un’elegante passeggiata che conduce alla Malagueta, la spiaggia cittadina di Malaga.
Sabbia fine, acqua limpida e trasparente, servizi come docce e spogliatoi, noleggio ombrelloni e lettini, guardaspiaggia, palme e numerosi chioschi e bar: il miglior modo per trascorrere il pomeriggio a Malaga come un abitante del posto.
Dietro la Malagueta si sviluppa il quartiere omonimo, moderno ed elegante e con numerosi hotel, ma privo di attrattive turistiche, se non la Plaza de toros de La Malagueta, che però non è aperta ai turisti. Vi è un museo, che consiste in tre piccole stanze, dove vengono esibiti cimeli e reperti della storia della Corrida a Malaga.
Da qui, percorrendo l’elegante Paseo del Parque, si rientra nel centro storico, e anche stasera occorre affrontare la sfida di scegliere uno tra i tantissimi locali dove cenare. Vi consigliamo di girare per due o tre tapas bar, per provare le specialità locali innaffiate da una caña de cerveza o un bicchiere di vino tinto.
Per l’ultimo giorno a Malaga ci siamo riservati ancora un paio di cose da vedere piuttosto interessanti. La prima è il Castello di Gibralfaro, la cui visita può portare via diverso tempo soprattutto senza un’auto a noleggio, in quanto per raggiungerlo occorre fare una bella camminata a piedi o utilizzare i mezzi pubblici. Ad ogni modo, una volta giunti in cima si avrà una meravigliosa vista di Malaga e della costa, davvero indimenticabile. Potrete fare il giro delle mura ed esplorare gli interni di questa fortezza edificata nel XIV secolo per proteggere l’Alcazaba, l’antica cittadella moresca.
Lasciato il castello, torniamo in centro e precisamente al Teatro Romano che abbiamo visitato il primo giorno, visitare appunto l’Alcazaba. Questa fortezza, risalente al periodo della dominazione dei mori, risale a circa mille anni fa, ed oggi è possibile visitare alcuni palazzi e gli splendidi giardini, oltre a numerosi patii dove l’architettura islamica è predominante.
Tornati in centro, avrete giusto il tempo di un’ultima pausa caffè in uno dei tanti locali all’aperto della zona, prima di rientrare in aeroporto e da qui a casa.
Non volete fare l’itinerario da soli? Scoprite Malaga e i suoi monumenti insieme a una guida turistica o con un tour in bus.
Alla fine dell’articolo, ci permettiamo di suggerire tre strutture di medio livello che si trovano in centro, che possono essere un’ottima base per l’itinerario di tre giorni a Malaga. Se cercate tutte le informazioni sui migliori quartieri dove dormire a Malaga, leggete l’articolo completo che gli abbiamo dedicato.