L’Andalusia è una regione tutta da scoprire. Qui vi sono infatti città metropolitane, piccoli villaggi, cattedrali e musei, ma anche lunghissime spiagge e tante occasioni per il divertimento. Sarebbe un peccato arrivare fin qui e perdersi le migliori cose da fare e da vedere, ecco quindi alcune idee per un itinerario di una settimana in Andalusia.
Sarà un viaggio piuttosto intenso, purtroppo è dura lasciar fuori qualcosa visto che in Andalusia ci sono così tante cose da vedere che non basterebbe un mese. Per fare tutte le tappe è quasi necessaria un’auto a noleggio. Non che i trasporti pubblici siano scadenti, ma avere una vettura a disposizione consente di minimizzare i tempi per gli spostamenti e non perdere tempo prezioso.
Per agevolarvi nella pianificazione del vostro tour in Andalusia, ecco di seguito la mappa interattiva con le località proposte.
Supposto di arrivare all’aeroporto di Siviglia di pomeriggio, una volta ritirata l’auto a noleggio la prima cosa da fare è quella di dirigersi in centro. La miglior introduzione alla città la si ha percorrendo le stradine acciottolate del Barrio de Santa Cruz, il nucleo storico della città.
Sarà un piacere perdersi tra le strette viuzze che all’improvviso si aprono su meravigliose piazzette; tra una foto e un’altra, il tempo scorrerà quasi senza accorgersene. Dopo una cenetta in uno dei numerosi ristoranti del quartiere, se avete ancora energie potrete assistere ad uno spettacolo di flamenco organizzato in uno dei numerosi locali della zona, altrimenti è giunta l’ora di tornare in hotel e riposarsi.
La giornata di oggi è dedicata all’esplorazione di Siviglia e dei suoi numerosi monumenti. Il capoluogo dell’Andalusia è sede di edifici davvero imperdibili, a cominciare dalla magnifica Cattedrale, costruita sui resti dell’antica moschea cittadina risalente al periodo della dominazione dei Mori, di cui ancora oggi rimangono il Patio de los Naranjos e la Giralda, l’antico minareto oggi convertito in campanile.
Interessanti anche una visita all’Archivio de Indias, al cui interno sono contenuti numerosi documenti risalenti all’età delle conquiste spagnole, ma anche e soprattutto al Parque Maria Luisa, polmone verde della città, dove si trova la fantastica Plaza de Espana, costruita per l’esposizione Ibero-Americana del 1929 e divenuta sin da subito uno dei luoghi di ritrovo più particolari e interessanti di Siviglia.
Alla fine della giornata non c’è niente di meglio di una passeggiata lungo la sponda est del fiume Guadalquivir, dove si potrà ammirare la maestosa Torre del Oro, uno dei simboli della città, e la Plaza de Toros de la Maestranza, dove è possibile visitare il Museo Taurino e, con un’interessante visita guidata, entrare all’interno dell’arena dove ancora oggi si sfidano tori e matador in una lotta per la vita così criticata in tutto il mondo ma così sentita da queste parti.
Per la cena, uno dei migliori locali dove gustare ottime tapas è la Bodega Santa Cruz, poco distante dalla Cattedrale, in Calle Mateos Gago. Sarà dura trovare posto a sedere, ma potrete mischiarvi alla gente del posto e mangiare in piedi, fuori. Non ve ne pentirete.
Avete più giorni da dedicare a Siviglia? Prendete spunto per il vostro tour dall’itinerario di 3 giorni che abbiamo preparato per voi!
Dopo una rilassante dormita, la sveglia è di buon’ora per percorrere i circa 150 chilometri che separano Siviglia da Cordoba. Una volta giunti a destinazione ci si renderà conto subito che è questo il cuore pulsante dell’Andalusia più vera, tra ristoranti che servono specialità tipiche della regione e sale da tè ispirate al Marocco e alla dominazione araba: fu infatti qui che i Mori decisero di instaurare la loro capitale.
Il must assoluto da visitare a Cordoba è la Mezquita, ossia la vecchia moschea, situata in pieno centro storico, al cui interno dopo la Reconquista venne edificata una Cattedrale cattolica in stile gotico. Le arcate della moschea sono ancora oggi il simbolo di Cordoba, ma il contrasto con l’architettura cattolica è davvero unico al mondo e merita certamente una visita approfondita.
Dopo aver visitato la Mezquita, un giro per il centro storico di Cordoba deve prevedere obbligatoriamente una visita al vecchio Ponte Romano sul Guadalquivir, recentemente ristrutturato, e all’Alcazar dei Re Cristiani, un edificio costruito in stile arabo circondato da lussureggianti giardini.
Niente di meglio di terminare la visita di Cordoba passeggiando per la Juderia, l’antico quartiere ebraico della città, che conserva un fascino davvero unico grazie alle sue case bianche e stradine strettissime, che lo rende uno dei quartieri più caratteristici di tutta l’Andalusia.
Per concludere al meglio la giornata, potrete gustarvi una cena a base di piatti tipici andalusi come il rabo de toro, il salmorejo o il gazpacho, in uno dei numerosi ristoranti della città.
Granada è una delle meraviglie dell’Andalusia, una città davvero da non perdere. Si trova ai piedi della Sierra Nevada, ad un’altitudine di oltre 700 metri sopra il livello del mare.
Col poco tempo a disposizione che un tour di una settimana dell’Andalusia offre, occorre dirigersi subito verso l’Alhambra, il palazzo che ha reso Granada famosa in tutto il mondo. Questa cittadella moresca è un esempio del legame storico tra Andalusia e Islam, ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1984.
L’Alhambra consiste in una zona di difesa, chiamata Alcazaba, in una zona residenziale, ossia il Palazzo Nasrid, e nel giardino del Generalife. L’intero complesso è stato costruito su una collina al confine sud-est della città, ed è fronteggiato dall’Albayzin, o Albaicin, quartiere storico che era l’antico centro di Granada. Si trova sulla collina opposta all’Alhambra, e qui si trovano le classiche case bianche andaluse con patio e finestre adornate di fiori.
Per evitare code sfiancanti e inutili sprechi di tempo, è consigliabile acquistare in anticipo i biglietti per l’Alhambra, ma occorre tenere bene a mente che l’orario di visita per il Palazzo Nasrid è prestabilito e arrivare in ritardo vi impedirà l’accesso al palazzo!
La visita all’intero complesso dell’Alhambra vi porterà via diverso tempo. Non resterà molto per esplorare il resto di Granada, ma i più volenterosi oltre a fare un giro per l’Albayzin potranno dirigersi verso la piazza della Cattedrale, per ammirare questo gigante dell’architettura cattolica risalente al XVI secolo, costruita come spesso accade in Andalusia sui resti di un’antica moschea.
Questa giornata sarà stata piuttosto stancante: meglio quindi evitare di tornare all’Albayzin per la cena, e trovare posto in uno dei locali della parte moderna della città, o nei dintorni della cattedrale.
Dopo quattro giorni di visite culturali, non c’è niente di meglio di concedersi un paio di giorni di svago sulla costa. Si procede quindi di buon mattino in direzione sud per circa un’ora e mezzo fino a raggiungere Malaga, la città andalusa più importante della Costa del Sol. La prenderemo come base per esplorare la zona, a partire dalle belle Fuengirola e Benalmadena, fino a spingersi verso Marbella, chic e trendy con le sue zone battute dalle celebrità di tutto il mondo.
Ma oggi restiamo a Malaga poichè vi sono numerose cose da vedere, a partire dal suo centro storico che di giorno è un paradiso dello shopping, soprattutto lungo Calle Larios, mentre di sera si anima con una moltitudine di gente che prende letteralmente d’assalto i numerosissimi bar, pub e ristoranti. Imperdibile poi una salita all’Alcazaba, antica fortezza moresca dalla quale si ammira un panorama della costa davvero incredibile.
E’ giunta l’ora di dirigersi verso il porto turistico, lungo il quale si trovano ristoranti di ogni tipo, dove è possibile pranzare all’aperto facendosi accarezzare la pelle dalla piacevole brezza mediterranea: l’ideale per una pausa pranzo rilassante.
Di pomeriggio, la cosa migliore da fare è rilassarsi alla Malagueta, la splendida spiaggia cittadina, ottimamente tenuta e curata, e con un’acqua davvero trasparente, limpida e calma. Trascorrere qualche ora a relax tra sole e mare non farà altro che far apprezzare ancora di più le mille sfaccettature dell’Andalusia.
La sera, come detto, basta dirigersi verso il centro storico per trovare un locale per l’aperitivo, uno per la cena e uno per la serata. La scelta è pressochè infinita.
La Costa del Sol è una meta turistica tra le più importanti d’Europa, presa letteralmente d’assalto da turisti provenienti da ogni parte del nostro continente. Si parte al mattino per raggiungere Benalmadena, dove ci fermeremo a Puerto Marina per fare una piacevole passeggiata tra yacht e negozi di ogni tipo. Se le cose vanno per le lunghe non ci sono problemi, qui è pieno di ristoranti di ogni tipo dove pranzare a prezzi contenuti.
Se invece si è alla ricerca di un’esperienza spagnola più autentica, non c’è niente di meglio di salire fino a Benalmadena Pueblo, che con le sue casette bianche è un villaggio tipico andaluso dove il tempo sembra essersi fermato, e dove tra l’altro si ha un panorama della costa davvero eccezionale.
Chi ama la natura potrà quindi dirigersi verso il Mariposario, un piccolo zoo-parco dove le farfalle sono le protagoniste assolute. Chi invece predilige le atmosfere delle grandi conquiste potrà visitare il Castello de Colomares, ispirato a Cristoforo Colombo e ai suoi viaggi verso quella che doveva essere l’India.
Lasciata Benalmadena, muovendosi in direzione ovest dopo circa 40 minuti di strada molto panoramica si raggiunge Marbella, la cittadina più elegante della Costa del Sol. Qui si potrà scegliere se trascorrere qualche ora sulla spiaggia, magari con un bel cocktail in mano, o esplorare il meraviglioso centro storico, un villaggio tipico andaluso ottimamente conservato. Per chi vuole trascorrere un pomeriggio glamour, Puerto Banus è la zona ideale, tra yacht, boutique e auto di lusso.
La sera, tornate a Marbella per la cena: lungo la Avenida Duque de Ahumada e nelle sue traverse ci sono tantissimi ristoranti e tapas bar, l’ideale per assaggiare tanti piatti della cucina spagnola e andalusa. Restate a Marbella per la notte.
Lasciata Marbella di buon mattino, si prosegue in direzione ovest verso Gibilterra, per una giornata intensa ma indimenticabile. Il passaggio di frontiera può portar via diverso tempo a causa delle lunghe code che si vengono a formare, quindi il consiglio è quello o di arrivare molto presto, o di evitare di attraversare con l’auto. Gibilterra in sè non offre molto, ma l’idea di un territorio britannico in piena Andalusia è davvero insolita, e vale la pena trascorrerci la mattinata.
Dopo un pranzo ristoratore, magari in un english pub a base di fish and chips e una buona birra, è la volta di rimettersi in marcia per raggiungere Cadice, per terminare così il tour dell’Andalusia. Cadice è una città molto particolare, costruita su una stretta lingua di terra. Tra le sue attrazioni imperdibili vi è la bellissima Cattedrale, la Plaza de San Antonio con la sua chiesa, e la Plaza de San Huan de Dios, su cui si affaccia il vecchio municipio.
Con un po’ di tempo a disposizione, una delle attrazioni di Cadice più particolari e interessanti è la Torre Tavira, al cui interno si trova una camera oscura, la quale, con un insieme di lenti convesse abilmente manovrate dagli addetti, consente di vedere immagini e vedute panoramiche della città vecchia proiettate su un disco concavo.
La sera per cenare non c’è niente di meglio di lasciarsi ispirare dai numerosi ristoranti di Cadice che servono ottime tapas e piatti di cucina andalusa, oppure gustarsi del buon pesce fritto in una delle freidurias della città.
E’ l’ultimo giorno del tour dell’Andalusia: si parte da Cadice in direzione di Siviglia. Il viaggio, quasi tutto in autostrada, dura poco più di un’ora. Se l’orario del volo di rientro è al mattino, purtroppo non ci sarà altro tempo a disposizione.
In alternativa è possibile trascorrere del tempo libero in città, magari dedicandosi allo shopping e ai souvenir nei tantissimi negozi della zona di Calle Tetuan e Calle Sierpes, prima di far ritorno definitivamente in aeroporto e ripartire alla volta di casa.
Percorso: 1030 km | Durata: almeno 8 giorni | Periodo consigliato: primavera e autunno