Un modo estremamente affascinante per conoscere l’Andalucia più autentica è esplorare il suo entroterra rurale seguendo l’Itinerario dei Pueblos Blancos.
È un percorso in auto che tocca una ventina tra i più bei villaggi tipici della Spagna del sud, noti come “pueblos blancos” per le caratteristiche casette dalle pareti bianche. Sono quasi sempre paesi di origine araba, fondati su colline che in passato avevano una funzione difensiva; le vie del centro storico sono strette e ripide, fiancheggiate da case (rigorosamente bianche) adornate di fiori.
Molti di questi villaggi sono inseriti in uno splendido scenario naturale e le pareti bianche che li hanno resi famosi in tutto il mondo creano meravigliosi contrasti con i colori del cielo, delle rocce, della vegetazione.
L’itinerario si snoda tra la Serranía de Ronda nella provincia di Malaga e la Comarca de la Sierra in provincia di Cadice, attraversando vallate, colline e montagne lungo strade solitarie. Anche in pieno agosto, quando le spiagge della Costa del Sol sono invase dai turisti, potete avere le strade tutte per voi, in un silenzio rotto solo dai rumori della natura.
Questo itinerario turistico lento e rurale vi porterà a conoscere le zone meno turistiche dell’Andalusia e vi resterà indelebilmente impresso nel cuore.
Non esiste un itinerario ufficiale con frecce da seguire: ognuno può creare la sua “ruta” scegliendo i pueblos blancos da visitare in base al tempo e al budget a disposizione.
Tuttavia, l’itinerario più seguito è quello che vi presentiamo qui sotto: un percorso in auto che vi permette di concentrare in pochi giorni il meglio dell’entroterra andaluso.
Si divide in 19 tappe:
Alcalá del Valle – Setenil de las Bodegas – Torre Alháquime – Olvera – El Gastor – Algodonales – Zahara de la Sierra – Puerto Serrano – Villamartin – Bornos – Espera – Arcos de la Frontera – Algar – Prado del Rey – El Bosque – Ubrique – Benáocaz – Villalluenga del Rosario – Grazalema.
La distanza complessiva è di 235 km. Non sono poi tanti, ma considerate che molti tratti dell’itinerario si svolgono su strette stradine di montagna per cui per percorrerlo tutto dovete calcolare più di quattro ore senza soste.
Sebbene sia possibile, non consigliamo di percorrere l’itinerario in un solo giorno. L’itinerario de los Pueblos Blancos è un’esperienza da vivere a ritmo lento: solo così potrete assaporare in pieno la magica atmosfera dell’entroterra andaluso. L’ideale sarebbe visitare non più di 3-4 paesini al giorno.
Potete personalizzare l’itinerario togliendo alcuni paesini, invertendo il senso di marcia o aggiungendo deviazioni per visitare località più turistiche.
La deviazione più popolare è quella per Ronda: il più grande tra tutti i pueblos blancos dell’Andalusia, più simile a una città di provincia che a un villaggio di campagna, sorge in scenografica posizione su uno strapiombo ed è semplicemente meravigliosa.
Se invece avete poco tempo e dovete limitare le soste i pueblos blancos più belli, da visitare assolutamente, sono Alcalá del Valle, Setenil de las Bodegas, Olvera, Zahara de la Sierra, Arcos de la Frontera e Grazalema.
Di seguito vediamo una per una le principali attrazioni di ciascuna località.
Un villaggio “ponte” tra le province di Cadice e di Malaga, Alcalà del Vallè sorge su una verde valle ricca di torrenti, con viste sulle vicine riserve naturali di Tomillos e Las Errizas. Dal ricco patrimonio storico, si distingue da altri pueblos blancos per alcuni edifici in stile manierista.
L’attrazione turistica più nota di Alcalà sono los Dólmenes del Tomillo, un complesso di tombe preistoriche che comprende un impressionante menhir, un’enorme roccia a punta inserita in un magnifico contesto naturale.
Passeggiando in paese date un’occhiata alle sue belle chiese tra cui la Iglesia de Santa María del Valle in stile barocco, la Ermita del Cristo de la Misericordia e, a 6 km di distanza, il Monastero de Caños Santos che offre splendide viste sulla natura circostante.
Setenil de las Bodegas, noto come “la città della montagna”, è un pueblo blanco davvero particolare, costruito in maniera tale da adattarsi al corso del fiume Guadalporcún e sfruttare tutto lo spazio disponibile.
La principale attrazione di questo singolare paesino, che pure non è privo di chiese e monumenti storici, sono le sue peculiari abitazioni, addossate a impressionanti pareti di roccia che sembrano possano implodere e schiacciarle da un momento all’altro.
Alcune case, ma anche locali e cantine, sono addirittura costruite all’interno di grotte. Un paese nella roccia, insomma, qualcosa di unico la cui magia non si può descrivere a parole: dovete assolutamente vederlo.
Il piccolo villaggio di Torre Alháquime ricorda un po’ le città berbere sulle colline dell’Africa settentrionale. Pochi turisti lo scelgono per una sosta, il che significa che se decidete di farlo avrete il paesino tutto per voi.
Da vedere il cimitero e alcuni resti del castello moresco (risalente al XIII secolo), e la settecentesca Iglesia de Nuestra Señora de la Antigua.
Olvera è una delle località più emblematiche di tutto l’itinerario de los pueblos blancos: una caratteristica cittadina di origine araba che si presenta come una cascata di casette bianche arroccate lungo le pendici di una collina.
Sulla sommità della collina si ergono orgogliosi i due gioielli culturali della città: il castello-fortezza costruito su uno sperone di roccia e recentemente restaurato, e l’imponente Iglesia de la Encarnación. Ai due lati della cittadina, sono una vista impressionante per chi li ammira arrivando in città, ma meritano una visita anche all’interno.
I dintorni della città sono tutti coltivati a ulivi e l’olio prodotto in zona è pregiato: durante la vostra visita a Olvera non fatevi mancare un crostino con olio d’oliva locale.
Il villaggio di El Gastor è conosciuto come il Balcone dei Pueblos Blancos: dalle due montagne che ricadono nel territorio cittadino, El Algarín e Las Grajas, si possono godere viste meravigliose sugli altri villaggi e la campagna circostante.
Dopo aver ammirato il panorama, dedicate un po’ di tempo alla visita del mulino Old Hermanos Palomino e del Museo de Usos y Costumbres Populares, con una esibizione sulle tradizioni locali una sezione dedicata a El Tempranillo, famoso bandito andaluso dell’Ottocento.
Il pittoresco villaggio di Algodonales è storicamente uno dei più importanti centri di produzione artigiana della chitarra, lo strumento musicale più amato in Andalusia. Qui nacque il famoso liutaio Valeriano Bernal, considerato uno dei migliori di tutta la Spagna (e forse del mondo), purtroppo scomparso nel 2018.
La sua bottega artigiana, rimasta aperta grazie al figlio Rafael Bernal Gil, è a detta di chiunque l’abbia visitata un luogo magico, dove si respira la passione e l’attaccamento alle tradizione che hanno reso così speciali le chitarre Bernal.
Algodonales è anche una meta ideale per gli amanti delle vacanze attive: in zona si possono praticare numerosi sport, primo tra tutti l’escursionismo. Chi vuole provare emozione più forti può lanciarsi con il deltaplano.
Da non confondere con Zahara de los Atunes lungo la Costa de la Luz, Zahara de la Sierra è da molti considerato il più pittoresco tra i pueblos blancos dell’Andalusia.
Come molti altri villaggi sorge in cima a una collina, ma ciò che lo rende speciale è il lago artificiale creato a valle del borgo. L’azzurro delle acque crea un contrasto scenografico con il bianco delle casette.
Moltissime sono le attrazioni storiche e culturali della cittadina tra cui chiese, torri, castelli e fontane, ma la maggioranza dei turisti viene qui per fare incantevoli passeggiate o per praticare sport acquatici al lago.
Puerto Serrano è una cittadina rurale da cui parte una popolare via ciclabile e pedonale, la Via Verde della Serra, ricavata da una ex ferrovia.
Esclusi escursionisti e ciclisti interessati a percorrere questa via, i turisti generalmente ignorano Puerto Serrano il che la rende una cittadina molto piacevole da visitare.
Villamartin conta ben 12.000 abitanti, che può sembrare poco ma è un numero notevole per un pueblo blanco dell’Andalusia. Vanta numerosi monumenti storici tra cui la Iglesia de las Angustias, la casa-palazzo Los Topete y los Rios e la Iglesia de Nuestra Senora de Virtudes.
Particolarmente bella è la piazza del municipio, con fontane e panchine decorate a piastrelle e quattro altissime palme.
Il villaggio di Bornos, dalle antichissime origini, sorge lungo le rive del placido fiume Guadalete, un importante affluente del Guadalquivir. È famoso per i prodotti di artigianato realizzati con materiali locali come foglie di palma, canne e giunchi.
La cittadina di Espera forse non è tra le più belle dell’Andalusia, ma merita una sosta per la riserva naturale di 400 ettari con tre laghi che sorge sul suo territorio.
Alcuni itinerari pongono Arcos de la Frontera come prima tappa della Ruta de los Pueblos Blancos: se volete partire alla grande è decisamente una buona idea.
La cittadina si sviluppa intorno alla Peña de Arcos, una collina rocciosa al lato del fiume Guadalete che in questo punto forma un bacino artificiale noto come lago di Arcos. È una vista meravigliosa nel suo insieme, osservato da lontano, ed è a sua volta un eccezionale punto panoramico da cui osservare gli altri villaggi della zona.
Quando cala il sole quest’incantevole cittadina si fa ancor più romantica, per cui è fortemente consigliato soggiornare qui almeno una notte.
Algar sorge tra i due più importanti parchi naturali della provincia di Cadice, Alcornocales e Grazalema, ed è una buona base per esplorare altri villaggi o fare escursioni nei parchi. Date un’occhiata alla sua storica plaza de toros in pietra.
A Prado del Rey si respira un’aria di montagna. La cittadina è famosa per gli itinerari escursionistici della zona, tra cui il sentiero Cero del Verdugo e il sentiero Lomas.
A 4 km dal centro cittadino si trova anche un’importante area archeologica dove un tempo sorgeva la città romana di Iptuci. La zona era abitata già precedentemente, come dimostrano i numerosi resti del Paleolitico, Neolitico e dell’era del Bronzo.
Il caratteristico villaggio di El Bosque, situato a 287 metri sul livello del mare, è un’ottima base per esplorare il vicino parco naturale de la Sierra de Grazalema e per gustare specialità gastronomiche a base di trota.
La pesca della trota è infatti una delle attività principali della zona ed è possibile visitare un impianto di troticoltura.
Il pittoresco villaggio di Ubrique occupa una conca ai piedi della maestosa rupe Cruz de Tajo bagnata dal fiume che dà il nome alla cittadina.
La sua fama è legata a quella del celebre torero (oggi in pensione) Jesús Janeiro Bazán noto come Jesulín de Ubrique. Vincitore di un numero impressionante di corride, è un personaggio eccentrico che fu protagonista di non pochi eccessi, scandali e bizzarrie. La città gli ha dedicato un monumento e un museo all’interno della plaza de toros.
Altro villaggio molto popolare tra gli amanti dell’escursionismo è Benaocaz, che sorge a più di 700 metri sul livello del mare ed è circondato da montagne.
Il centro cittadino è un affascinante mix di tipiche casette bianche dai balconi fioriti ed eleganti dimore signorili del Settecento.
Villalluenga del Rosario è tra tutti i villaggi dell’itinerario quello che sorge ad un’altitudine maggiore e attira un buon numero di escursionisti.
È una meta interessante anche per i buongustai, che potranno assaggiare il formaggio payoyo preparato con latte di una particolare specie di capra che vive solo in questa zona.
Il villaggio è famoso anche per i prodotti di artigianato locale e per le splendide grotte che si trovano nei dintorni. Una di queste è la Boca de la Sima del Republicano, la grotta più grande di tutta l’Andalusia.
Grazalema è uno dei villaggi più visitati dell’itineario de los Pueblos Blancos: sicuramente uno dei più belli, è anche quello con una maggior scelta di hotel e b&b per dormire e bar e ristoranti per passare la serata.
Adagiato su una fertile valle a 800 metri di altezza dominata dal picco roccioso del Peñon Grande, gode di un particolare microclima che lo rende il punto più piovoso della Spagna settentrionale. Qui potrete finalmente trovare un po’ di refrigerio dalle torride temperature andaluse.
Non potrete non innamorarvi di questa pittoresca cittadina passeggiando tra le sue viuzze immacolate e le caratteristiche piazzette, ammirando i monumenti dedicati alle tradizioni locali o bevendo da una simpatica fontana in pietra. Se amate lo shopping date un’occhiata alle botteghe che vendono oggetti in pelle.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Se volete visitare l’Andalusia percorrendo l’itinerario de los Pueblos Blancos con inizio da Alcalà del Valle l’aeroporto d’arrivo consigliato è quello di Malaga. Potrete noleggiare un’auto direttamente in aeroporto e raggiungere la prima tappa dell’itinerario in un’ora e mezza.
Se invece preferite iniziare da Grazalema l’aeroporto di Siviglia è più vicino. Sia Malaga che Siviglia sono collegate all’Italia da voli diretti di compagnie low cost.