Andalusia: terra di flamenco, tapas… e vini! Baciata dal sole e con una particolare posizione geografica tra alte montagne e mare, l’Andalusia è un territorio adattissimo alla coltivazione della vite e infatti la viticoltura e la produzione del vino nella Spagna del Sud sono tradizioni antichissime.
Si deve agli inglesi e alla loro esportazione massiccia di sherry il merito di aver fatto scoprire internazionalmente il patrimonio enologico dell’Andalusia. Oggi in tutto il mondo i vini andalusi vengono riconosciuti come vini di alta qualità e dalla complessa produzione. Una particolarità dei vini tipicamente andalusi è la maturazione in botti di legno sotto uno strato di lievito che non permette l’ossigenazione.
Oltre ai vini pregiati, esistono anche altri vini più “facili”, che vengono bevuti in grande quantità, da soli o mescolati a bevande analcoliche e frutta. Complesso o beverino, il vino è un elemento immancabile in ogni festa andalusa.
Osborne, Sandeman (sì, quello di Porto, che però produce anche sherry) e Tio Pepe sono i marchi più famosi a livello internazionale, ma esistono una miriade di piccole e medie bodegas aperte ai visitatori.
Nel vostro programma di viaggio in Andalusia dovete inserire almeno una visita a una cantina, ovviamente con degustazione; se siete degli appassionati di vino potreste studiare un itinerario enogastronomico ad hoc o partecipare a uno dei tanti wine tour proposti dagli operatori turistici locali.
Pronti ad alzare il calice? Scopriamo insieme i vini dell’Andalusia più interessanti.
Lo sherry è il vino che ha reso la produzione vinicola andalusa famosa in tutto il mondo. Chiamatelo sherry all’inglese o jerez in spagnolo (xeres nella versione più antica), tutti sapranno di cosa state parlando.
A differenza di quel che molte persone credono, lo sherry non è un brandy o un liquore: è un vino liquoroso (o vino fortificato) che si ottiene con uve palomino, Pedro Ximénez e Moscatel mediante un processo di lavorazione molto complesso e una maturazione con un metodo particolare chiamato solera y criaderas.
Lo sherry è uno dei vini più difficili da produrre al mondo: un vero capolavoro, possibile grazie alle particolari condizioni naturali della zona e alla maestria di esperti enologi.
Viene prodotto in una zona delimitata nota come il triangolo dello sherry che comprende le città di Jerez de la Frontera, El Puerto de Santa Maria e Sanlucar de Barrameda. In ognuna di queste località potrete visitare le caratteristiche bodegas e degustare i vini prodotti.
Di sherry ne esistono diversi tipi:
Non solo note aromatiche e gustative, ma anche grado alcolico e colore possono variare notevolmente a seconda del tipo di sherry. Esistono sherry dal colore chiaro e altri più scuri, secchi o dolci, dai 15° fino a ben 18-20°.
Vediamo di seguito gli sherry più diffusi e altri vini tipici andalusi.
Il manzanilla è un particolare tipo di sherry fino, elegante e ricercato, prodotto unicamente nella località di Sanlucar de Barrameda. È un vino secco dal colore chiaro e dal grado alcolico intorno ai 15°, caratterizzato da un accenno sapido che gli conferisce un caratteristico sapore marino.
Le sue peculiarità dipendono dalle condizioni climatiche della zona e dallo sviluppo del flor, lo strato (velo) di lieviti che si forma sulla superficie del vino durante la fermentazione in botte.
Il manzanilla dev’essere bevuto fresco; molto fragile, si conserva per non più di due giorni: se aprite una bottiglia dovrete finirla in fretta… ma siamo certi che non vi sarà difficile!
Un altro tipo di sherry fino molto diffuso è il… Fino. Si tratta anche in questo caso di un vino secco dal colore chiaro le cui note aromatiche e gustative dipendono dallo sviluppo del flor, ma è più robusto e potente rispetto al Manzanilla. Viene prodotto principalmente nella città di Jerez.
Il vino fino Montilla-Moriles è il re della celebre Feria de Cordoba.
Lo sherry oloroso è più alcolico rispetto al fino (tra i 18°e i 20°), ha un colore più scuro e una struttura più robusta; prevalgono aromi tostati e di frutta secca. È un vino dolce o semi-dolce; esistono anche alcune versioni secche ma sono molto rare.
Abbandonando la zona di produzione dello sherry, un’altra zona dalla lunga tradizione vinicola che possiamo trovare in Andalusia è quella di Malaga, dove vengono prodotti ottimi vini bianchi e rossi, da tavola e non.
Il vino più famoso della zona di Malaga è il Cartojal, un vino bianco dolce di poco pregio ma amatissimo dagli spagnoli. È il vino per eccellenza della scatenatissima Feria de Malaga.
Una specialità della provincia di Huelva è il vino DOP Vino Naranja del Condado de Huelva. Come dice il nome, è un vino bianco aromatizzato all’arancia. Le bucce di agrumi vengono aggiunte in botte durante la fermentazione e conferiscono il caratteristico sapore al vino.
Di lunga tradizione storica, questo vino è stato celebrato dal poeta Juan Ramon Jimenez.
Oltre ai vini che vi abbiamo descritto, durante la vostra vacanza provate anche una (o più!) delle bevande a base di vino amatissime dagli andalusi. Fanno storcere il naso ai sommelier, ma sono invece apprezzatissime da spagnoli e turisti che cercano qualcosa di dissetante e poco alcolico per un po’ di sollievo dalle torride temperature andaluse.
La più diffusa è il tinto de verano, una bevanda simile alla sangria ma più semplice da preparare, a base di vino rosso e gazosa a cui vengono aggiunti frutta fresca e ghiaccio.
Un’altra bevanda a base di vino che dovete provare è il Rebujito, preparata con vino manzanilla, gazosa e ghiaccio. È la bevanda più bevuta nelle feste popolari della costa andalusa, rigorosamente servita in caraffe da litro.